Eugenio in Via Di Gioia – Giovani Illuminati

Il Video

"Giovani Illuminati" è il primo singolo estratto dal secondo album degli Eugenio In Via Di Gioia, in uscita ad aprile 2017. Si tratta del primo videoclip musicale italiano girato interamente con la tecnica dell'hyperlapse (tecnica nella quale la macchina fotografica viene spostata ad ogni scatto di qualche centimetro o metro per svariate volte durante un percorso più o meno lineare): per realizzarlo il regista Dario Calì ha scattato oltre 42000 foto.
Il video racconta come l’uomo moderno possa girare il Mondo stando fermo, vivere milioni di vite in pochi minuti, ogni giorno. Per poi rendersi conto, una volta tornato nella propria stanza, che il tempo è trascorso ma lui non si è mosso dalla propria camera.
La conoscenza è ormai indissolubilmente legata a supporti fuori da noi, senza i quali il lume della nostra ragione si spegne e diventiamo scatole vuote.
Il quadro iniziale è un'opera di Guido Persico.

Il Progetto

La produzione di "Giovani Illuminati" coincide con un momento della mia vita molto importante: nei giorni in cui ho girato le sequenze con Eugenio stavo anche traslocando da una casa dove ho vissuto per tutta la vita. Ricordo di aver concluso il montaggio in una casa "senza più letto, senza cucina" (ma era bella bella davvero).

Durante la progettazione dello storyboard si è scelto di rappresentare il viaggio di questo "Giovane illuminato" seduto su una sedia attraverso moltitudini di paesaggi e situazione, stando però fermo, passivo sulla sua sedia.

Questo video racchiude alcuni esercizi tecnici di stop-motion e timelapse, con sequenze che hanno richiesto decine di ore per essere realizzate (come la sequenza della candela). Un altro aspetto che non avevo considerato è la quantità di esercizio fisico che ho investito in questo progetto: dovendo tenere il centro del frame allineato con la sedia per esempio ho dovuto posizionare la macchina foto a circa un metro di altezza e questo voleva dire una cosa: o mi sarei spaccato la schiena per 400 fotografie o mi sarei dovuto piegare ad ogni passo con uno squat. Il risultato è stato un miscuglio delle due cose che la mia schiena si ricorda ancora adesso.